LiberoPOPs funziona sia in ambiente Windows che in Linux e potenzialmente anche in altri sistemi POSIX. Le istruzioni sono differenti a seconda del sistema operativo che utilizzi. Ti ricordiamo inoltre che LiberoPOPs agisce come un server POP3 vero e proprio quindi i messaggi di posta scaricati non saranno spostati nel cestino presente sul sito web di Libero, ma sono cancellati completamente dal server in modo da non utilizzare lo spazio che hai a disposizione. Avrai comunque a disposizione il cestino fornito dal tuo client di posta elettronica che potrai utilizzare per recuperare messaggi erroneamente cancellati.
Se sei un utente Linux e stai utilizzando una distribuzione pacchettizzata con .deb o .rpm puoi direttamente aprire una shell e digitare liberopopsd -p 2000. Se hai compilato LiberoPOPs a partire dai sorgenti con make all allora potrai lanciarlo con src/liberopopsd -p 2000. L'opzione -p indica il numero di porta che LiberoPOPs utilizzerà per accettare le connessioni del client di posta elettronica. Un sunto delle altre opzioni possibili si visualizza con liberopopsd -h. Per avviarlo in automatico dipende dalla distribuzione che usi, con debian ti viene chiesto durante l'installazione, con quelle con rpm ti devi arrangiare tu (tipo metterlo in rc.local). Per configurare i parametri da passare a liberopopsd nel caso venga avviato automaticamente devi modificare il file /etc/default/liberopops.
Se sei un utente Windows, allora nei programmi presenti all'interno del menu Start, potrai trovare LiberoPOPs e lanciarlo da lì. Per eseguirlo ad ogni avvio del sistema trascinalo in Esecuzione Automatica. Al momento LiberoPOPs si presenta come una finestra del prompt dei comandi in modo da poter visualizzare messaggi di errore, ma presto il programma si presenterà con una icona nella System Tray al fianco dell'orologio.